Lo studio legale dell’Avv. Paolo Ghiselli ha partecipato ad un tavolo di confronto in merito alle tematiche relative ai modelli organizzativi ex D. lgs 231/01 assieme ai colleghi del progetto Partner 24 del Sole 24 ore. In questa sede, si è avuta l’occasione di fare il punto sugli orientamenti giurisprudenziali in relazione ai modelli organizzativi ai sensi del D.lgs.vo 231/2001. Tratto d’unione delle esperienze professionali è la considerazione che l’adozione di un modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001, vista la sua funzione di escludere la responsabilità della società in caso di commissione di un reato da parte dei soggetti che rivestono una posizione apicale o dei loro sottoposti, rappresenta un traguardo da raggiungere per le piccole e medie imprese (l’implementazione di un modello 231 fornisce la “chiave di accesso” ai fondi previsti dal Pnrr).
In particolare, l’Avv. Paolo Ghiselli unitamente al collega Avv. Matteo Grassi ha collaborato all’articolo inerente al requisito oggettivo dell’interesse e vantaggio nei reati colposi ex D.lgs 231/01, (pubblicato nella rivista digitale NT+ diritto al seguente “link“).
E’ stata presa in esame nel contributo l’elaborazione giurisprudenziale del requisito di interesse o vantaggio nei reati colposi, ricordando anche la sentenza ThyssenKrupp (Cass. pen., Sez. UU., n. 38343/2014).
L’attuale assetto giurisprudenziale è orientato alla massima attenzione alla protezione dei lavoratori e dell’ambiente, tenuto conto che non basterà ad escludere dalla responsabilità un MOGC non concretamente operativo o la nomina di ODV privo di autonomia e professionalità