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IL RICORSO ALLA CORTE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO

Lo Studio Legale Ghiselli si è occupato di recente di un ricorso alla Corte Europea  dei Diritti dell’Uomo (Corte EDU), ai fini del riconoscimento a carico dell’Italia dell’eccessivo formalismo richiesto: forniamo di seguito alcuni consigli per la corretta presentazione di tale ricorso, che a nostro avviso richiede ai fini della sua ricevibilità, l’aiuto di un esperto.

Chi può ricorrere la Corte EDU?

Anzitutto può ricorrere alla Corte EDU sia la stessa persona fisica, che può presentare ricorso anche in maniera autonoma che tramite un avvocato, sia una persona giuridica personalmente e direttamente, per ottenere una pronuncia ristorativa. Se si sceglie di essere rappresentati da un avvocato, si dovranno indicare tutti i suoi dati identificativi. L’assistenza del legale non è obbligatoria a partire dal momento dell’introduzione del ricorso, ma lo diverrà nel caso in cui la Corte dovesse comunicare l’introduzione del ricorso al Governo dello Stato convenuto, con l’invito alla produzione di memorie scritte. In questo caso comunque sarà la Corte ad informare il ricorrente, in quanto saranno comunicate all’interessato ricorrente le credenziali tramite cui accedere al sito e-Comms, con cui potrà seguire lo stato della sua pratica all’interno della Corte.

Chi può essere convenuto?

Possono essere convenuti innanzi alla suddetta Corte gli Stati che hanno ratificato la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo (Roma, 1950), oppure, gli Stati che abbiano ratificato un Protocollo Addizionale (Protocollo 1,4,6,7,12,13), nel caso in cui la doglianza proposta in ricorso si fondi su un diritto menzionato in tale Protocollo.

Quali diritti possono essere fatti valere dinnanzi alla Corte Edu?

Innanzi alla Corte Edu possono essere fatti valere i diritti riconosciuti ai privati, persone fisiche ovvero giuridiche, da tale Convenzione. La violazione di tali diritti deve essere avvenuta ad opera di organi pubblici dello Stato convenuto, non da altri soggetti privati e deve essere avvenuta solo successivamente alla ratifica della Convenzione o del Protocollo di cui sopra.

Quali sono i termini per presentare ricorso?

Un elemento di peculiare importanza è costituito dai termini previsti ai fini della presentazione del ricorso, che può essere proposto solo dopo l’esaurimento delle vie di ricorso interne, come inteso secondo i principi di diritto internazionale generalmente riconosciuti, ex articolo 35§1 Conv., entro sei mesi a partire dalla data della decisione interna definitiva. In particolare, questo paragrafo si riferisce al deposito delle motivazioni e non alla comunicazione della sentenza. In ogni caso il termine scade l’ultimo giorno dei sei mesi, anche se domenica o festivo. Ai fini della prova del rispetto del termine farà fede il timbro postale, per cui si consiglia di utilizzare la posta prioritaria internazionale ovvero il Paccocelere internazionale.

Come adire la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo?

Per adire la Corte, uscendo dall’ottica del tipo ricorso ad un’autorità giurisdizionale interna, è obbligatorio scaricare e compilare il formulario ex art. 47 Reg. Corte, fornito dalla Corte Edu, disponibile all’interno dell’area “Applications”. Tale formulario è disponibile sul sito della Corte dal 1° Gennaio 2014, anche in lingua italiana. Per la sua compilazione sarà necessario essere in possesso dell’ultima versione di Adobe Reader, in quanto pur essendo possibile la compilazione manuale, è preferibile quella dattilografata. Il formulario di per sé potrebbe risultare molto intuitivo, ma richiede uno studio nel dettaglio del caso ai fini della sua ricevibilità, alquanto rara dal momento che solo il 2% circa dei ricorsi di oggi viene dichiarato ricevibile. Una volta terminata la compilazione, il formulario dovrà essere stampato e firmato dal ricorrente e dal suo rappresentante, qualora ve ne sia uno, nell’apposita sezione. Il ricorso dovrà essere compilato in ogni sua sezione, altrimenti non sarà neppure esaminato dalla Corte.

Possono essere allegati documenti?

Compilata la parte relativa all’esposizione dei fatti oggetto del ricorso, indicati per paragrafi ed in ordine cronologico, dovrà essere compilata la parte sottostante relativa alla documentazione allegata, da indicare sempre in ordine cronologico, e tali documenti cui il ricorso fa riferimento, dovranno essere allegati di seguito, con impaginazione numerica consecutiva all’impaginazione del ricorso (se il ricorso termina a pagina 13, i documenti allegati partiranno da pagina 14). Tali documenti, se redatti in lingua differente da quella della Corte, inglese o francese, non dovranno assolutamente essere tradotti, ma ne dovrà essere inviata una copia originale e conforme. Le lingue ufficiali della Corte sono l’inglese e il francese, ma il ricorso può essere scritto eventualmente, in una delle lingue della Convenzione, tra cui l’italiano. Nel caso in cui il ricorso dovesse essere dichiarato ricevibile, anche la corrispondenza iniziale con la Cancelleria della Corte Edu potrà avvenire in italiano, ma nelle fasi successive dovrà necessariamente essere utilizzato l’inglese o il francese.

Istruzioni pratiche

All’interno del ricorso, compilato in ogni sua parte, non dovranno essere presenti abbreviazioni di alcun tipo, in quanto potrebbero creare dubbi o risultare di difficile interpretazione: lo stile deve essere chiaro, semplice, intellegibile. Sarà necessario abbandonare lo stereotipo dello stile classico del ricorso “italiano” e utilizzare frasi brevi e concise, che vadano dritte al punto senza troppi giri di parole, in quanto una volta tradotto, il contenuto potrebbe risultare dubbio e ridondante. Il ricorso e i suoi documenti non dovranno assolutamente ed in nessun caso essere spillati o graffettati, in quanto motivo di irricevibilità. Nel caso in cui lo spazio per l’esposizione dei fatti o delle doglianze dovesse risultare insufficiente, potrà sempre essere allegato un documento ulteriore, specificamente indicato in ricorso, con caratteristiche molto specifiche: fogli A4, il documento dovrà avere lunghezza massima pari a 20 pagine, margini con larghezza non inferiore a 3.5 cm, grandezza del carattere minimo 12 nel corpo e 10 nelle note con una riga e mezzo di interlinea. Per ogni doglianza dovrà essere indicata la data esatta della decisione definitiva, indicando il nome dell’organo giurisdizionale che l’ha emessa, a riprova di aver esperito ogni possibile via interna di ricorso.

Circa la pubblicità dei propri dati personali

Le informazioni contenute all’interno del ricorso e i documenti trasmessi alla Cancelleria della Corte sono accessibili a chiunque on-line sul sito della Corte EDU nella sezione “HUDOC”, pertanto, qualora la parte ricorrente volesse mantenere l’anonimato, dovrà farne esplicita richiesta, indicandone le ragioni, che sarà autorizzata solo in presenza di particolari circostanze a carattere eccezionale, in quanto questa eventualità costituisce una deroga e non la norma.

Vi invitiamo a contattare lo Studio Legale Ghiselli nel caso in cui aveste interesse a presentare un ricorso di questo tipo, in quanto, ai fini della ricevibilità della Vostra richiesta e di un eventuale futuro risarcimento del danno, è fortemente consigliato l’aiuto di un professionista.

Paolo Ghiselli

Difensore cassazionista del Foro di Rimini, che si è specializzato nella difesa tecnica di procedimenti per reati societari, anche attraverso l’esperienza maturata nella redazione delle note a sentenza per le riviste specialistiche del Sole 24 Ore.
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