Con un articolo su sistema e società del sole 24 di dicembre 2017 segnalavo come il diritto penale d’impresa stesse attraversando un momento particolarmente “caldo” per via delle decisioni dei giudici delle Corti UE.
Le questioni interpretative poste poi nel caso “Taricco bis” comporteranno sicuramente problemi applicativi con i quali ci si dovrà necessariamente confrontare nel 2018.
Un fine anno decisamente fitto di novità: riforme delle misure di prevenzione patrimoniale e della legge fallimentare.
Con riferimento alle misure di prevenzione patrimoniale desta particolare perplessità la riforma per aver rafforzato sequestro e confisca in maniera indeterminata.
La Cassazione (ante riforma) aveva già detto no alla confisca in AUTOMATICO nei reati di natura tributaria (sent. 53003/2017).
In gioco ci sono diritti, garanzie e principi fondamentali che hanno determinato la sentenza De Tommaso da parte della CEDU.
Con una sentenza (post- riforma) sulle misure (personali) la Cassazione, Sezioni Unite 111, dep. 4.01.2018, continua a ribadire il principio del non ricorso a “comode” presunzioni. Lo fa in un caso di misure personali, rammentando la necessità di accertare il requisito della pericolosità sociale. Tuttavia, il richiamo alla giurisprudenza CEDU, fa intuire a chi scrive che, il portato della sentenza potrebbe andar oltre, e i principi ivi richiamati essere applicati al sequestro e alla confisca.