La connessione tra le associazioni o società sportive e modello 231 è divenuta sempre più pregnante per diverse ragioni. La prima: la recente introduzione ad opera della legge 3 maggio 2019 n. 39 nel D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231 di un nuovo art. 25-quaterdecies che disciplina ‘Frode in competizioni sportive, esercizio abusivo di gioco o di scommessa e giochi d’azzardo esercitati a mezzo di apparecchi vietati’. L’ampliamento della platea dei più gravi reati tributari nel novero dei reati presupposto al ricorrere dei quali sussiste una responsabilità amministrativa dell’ente inducono a pensare al MOG come un fatto imprescindibile nel diritto sportivo. Da ultimo, la legislazione emergenziale Covid-19 impone di considerare l’adeguatezza del modello a prevenire i reati di lesioni colpose.
Invitato dal prof. Fabio Fraternali, che ringrazio, intervengo oggi sul punto come ospite nella lezione online dell’insegnamento di Diritto delle associazioni e delle società sportive (corso di laurea in Giurista per le imprese e per la pubblica amministrazione) dell’Università di Bologna – Campus di Ravenna.