Il dolo specifico per il reato di bancarotta fraudolenta non si desume per l’intero Cda è il titolo di un articolo su Sistema Società del 3 settembre 2020, rivista del Gruppo Sole 24 ore, a cura del nostro Studio che a settembre ha ripreso le consuete attività di pubblicazioni di commenti in materia di diritto penale d’impresa.
Ecco il principio di diritto: “Con riguardo al reato di bancarotta fraudolenta documentale, il dato normativo pretende nel soggetto agente il compimento delle condotte incriminate, di natura attiva, di sottrazione e/o distruzione delle scritture contabili, come finalizzate a procurarsi un ingiusto vantaggio o a cagionare un indebito pregiudizio ai creditori”.
La nota a sentenza della Corte di Cassazione, Penale, sez. I, sentenza del 21 luglio 2020, n. 21796 è disponibile sulla rivista per gli abbonati.